Dispermie e Varicocele

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DISPERMIE E VARICOCELE

INTRODUZIONE

Il varicocele, è una patologia dovuta ad un’alterazione anatomica, caratterizzata dalla dilatazione eccessiva delle vene testicolari che hanno il compito di drenare il sangue dal testicolo.

E’ un disturbo assai frequente che insorge all’incirca nel 15-20% della popolazione maschile generale, con prevalenza negli adolescenti e nel 40-80% negli uomini con problemi di fertilità. E’, infatti, una delle cause più frequenti di infertilità maschile dal momento che induce modificazioni metaboliche e strutturali dei testicoli creando alterazioni della spermatogenesi.

I meccanismi patogenetici non sono stati ancora del tutto chiariti ma diversi fattori potrebbero essere coinvolti in tale processo: l’arrivo nel testicolo di ormoni surrenalici vasocostrittivi che ne riducono l’ossigenazione e lo squilibrio termico, all’interno del testicolo stesso, che sembra essere il difetto più plausibile. Nel varicocele, infatti, lo sfiancamento delle vene comporta un ristagno di sangue e ciò causa un aumento della temperatura locale che, a lungo andare, può causare difficoltà nella produzione degli spermatozoi e di conseguenza, ridurre la probabilita’ di concepire. Gli spermatozoi sono prodotti nei testicoli e la produzione degli stessi è molto sensibile anche a piccole variazioni di temperatura. Perciò se la condizione ideale per la crescita e la maturazione di spermatozoi sani e con capacità fecondante è disturbata la morfologia, il numero e la motilità degli stessi può subire notevoli modificazioni.

Altri fattori coinvolti in tale processo potrebbero essere il danneggiamento dell’asse ipotalamo-gonadi, che regola la produzione degli ormoni sessuali e il ristagno, per l’ostacolato deflusso ematico, di sostanze tossiche (radicali liberi) che invece dovrebbero essere allontanate.

La diagnosi di varicocele è semplice e si basa su un’accurata visita medica e su indagini ecografiche (ecografia testicolare e eco-color-Doppler dei vasi spermatici). Di solito si esegue anche uno spermiogramma per verificare il danno apportato dal varicocele alla spermatogenesi.

Esistono diverse opzioni di trattamento come l’intervento chirurgico e la sclero-embolizzazione (come si fa per le vene varicose alle gambe) che nella maggior parte dei casi è in grado di arrestare la progressione del danno e permettere un recupero della funzione riproduttiva.

Attualmente, però, numerosi studi confermano l’efficacia di terapie mediche (terapie con vitamine, antiossidanti e minerali) in grado di migliorare i parametri con i quali si valuta la qualita’ dello sperma (mediante parametri detti seminologici). Esse sono sicuramente più semplici e sicure, in quanto sostanzialmente prive di controindicazioni.

Sono stati proposti schemi di associazioni farmacologiche come l’utilizzo di agenti antiossidanti (licopene, glutatione, octacosanolo, proantocianidine, zinco,selenio, vitamine A-C-E) e di modulatori del metabolismo energetico dello spermatozoo (arginina, carnitina, coenzima Q10, vitamina E) la cui somministrazione orale comporta, nei pazienti affetti da varicocele o con ridotta funzionalità spermatica, un miglioramento dei parametri seminali quali la concentrazione, la motilità totale e la struttura (tabella I), con un aumento anche della frequenza delle gravidanze, almeno dopo tre cicli di inseminazione intrauterina. Inoltre, si è evidenziato come nei pazienti che presentano oligospermia moderata (concentrazione spermatica compresa tra i 10 e i 20 milioni) associata al varicocele, il trattamento con queste sostanze antiossidanti determinasse un più marcato miglioramento dei parametri seminologici, rispetto ai pazienti con oligospermia severa (concentrazione spermatica inferiore ai 10 milioni) associata al varicocele (tabella II). Probabilmente questo è dovuto allo stadio di progressione della patologia vascolare che determinerebbe una lesione più estesa alle strutture testicolari, con una riduzione più marcata della popolazione spermatica che si replica e arriva a maturazione (pazienti dispermici severi, vedi tabella II), mentre, nei pazienti con oligospermia moderata (pazienti dispermici moderati, vedi tabella II), il danno al tessuto testicolare meno esteso e permetterebbe alla terapia antiossidante di poter prevenire l’effetto negativo dei radicali liberi su un numero maggiore di cellule spermatiche.

 

CONCLUSIONI

In conclusione, la terapia con agenti antiossidanti e modulatori del metabolismo sembrerebbe avere un ruolo protettivo sullo sviluppo e la maturazione degli spermatozoi determinando un miglioramento dei parametri seminali, della capacità di protezione del liquido seminale nei confronti dei radicali liberi ed un incremento del numero di gravidanze ottenute.

Logicamente tali terapie non agiscono direttamente sul varicocele, che rimane immutato , ma determinano un valido supporto alle tecniche di riproduzione assistita, migliorando la qualità del liquido seminale e di risolvere il problema della fertilità.

Il consiglio fondamentale, però, è di diffondere quanto piu’ possibile la diagnosi precoce del varicocele. Diagnosticato in giovane età (una volta si diagnosticava alla visita di leva per il servizio militare) la terapia chirurgica o tromboembolica può risolvere le varici scrotali e prevenire le frequenti alterazioni del liquido seminale.