Tumori

TUMORI MALIGNI DEL RENE
L’Adenocarcinoma (a cellule chiare) rappresenta il piu’ comune tumore del rene (90%) ed il 3% di tutti i tumori maligni. La causa non è nota e il fumo di sigaretta è il solo fattore di rischio accertato. I segni piu’ comuni con cui il tumore si manifesta sono ematuria evidente o microscopica, dolore addominale o ai fianchi e una massa addominale palpabile. Questi reperti, però, sono solo presenti nel 10-15% dei pazienti, poiché ai giorni d’oggi con le nuove strumentazioni diagnostiche (Ecografia, TAC e Risonanza Magnetica) lo si trova quasi sempre occasionalmente. L’escissione chirurgica è la piu’ comune forma terapeutica, soprattutto se unilaterale e localizzato.

CARCINOMA A CELLULE TRANSIZIONALI DELLA VESCICA
E’ per frequenza al quarto posto nell’uomo e all’ottavo nella donna. I fattori di rischio piu’ importanti sono l’età (incidenza massima fra i 60-70 anni), l’esposizione professionale a coloranti all’anilina e alle amine aromatiche, il fumo di sigaretta, e i trattamenti con ciclofosfamide. Tale tumore viene suddiviso in forme superficiali (non invasive la parete vescicale) nel 70-75% dei casi ed in forme invasive piu’ rare ma piu’ gravi per il pericolo di metastasi. Il sintomo piu’ frequente è l’ematuria senza sintomi di accompagnamento spesso. Sono frequenti anche sintomi irritativi, fra i quali pollachiuria imperiosa e disuria. La diagnosi prevede la citologia urinaria, la cistoscopia (endoscopia della vescica) ed esami strumentali come la Ecografia e la TAC. Per quanto riguarda la storia clinica la maggior parte dei pazienti è soggetta a piu’ recidive nel tempo ed in altri parti della vescica, perciò è necessario un attento monitoraggio del paziente nel tempo con cistoscopie ed Ecografie. La terapia è da valutare da caso a caso a seconda della dimensione, grado e stadio del tumore.

CARCINOMA DELLA PROSTATA
Vi sono diverse varietà di tumore, ma oltre il 90% dei pazienti presenta un adenocarcinoma che si manifesta in diverse varianti. Tale carcinoma è il piu’ frequente tumore maligno tra gli uomini, circa il 30% degli uomini di oltre 50 anni di età presenta prove istologiche di questa patologia e la percentuale aumenta con l’invecchiare della popolazione. Gli individui di razza nera presentano u rischio maggiore di venire colpiti dal carcinoma rispetto a quelli di razza bianca e, inoltre, mostrano un piu’ elevato tasso di mortalità per questa patologia. La causa è sconosciuta.Gli uomini con un parente di primo grado (padre, fratello) affetto da carcinoma della prostata hanno una probabilità doppia di sviluppare la stessa malattia, e tale probabilità aumenta fino a 9 volte qualora i parenti di primo grado siano due. Circa il 70% degli adenocarcinomi ha origine nella zona piu’ esterna della prostata, facilmente raggiungibile dal dito esploratore. I pazienti che presentano aumento del livello del PSA (vedi icona) e/o alterazioni palpabili con il dito nel retto vengono in genere sottoposti a ecografie transrettali e a biopsie guidate con ultrasuoni per porre una precisa diagnosi e per programmare così un attento iter terapeutico. La scintigrafia ossea è un esame utile per individuare metastasi ossee, mentre la TAC per le metastasi linfonodali di una certa entità. Per quanto riguarda la terapia attualmente si sottopone il paziente a prostatectomia radicale,di salvataggio, radioterapia, brachiterapia, o terapia endocrina a seconda del tipo, grado, stadio di tumore cui ci troviamo di fronte e a seconda dell’esigenze e dell’età del paziente.

TUMORI DEL TESTICOLO
I tumori del testicolo, anche se rari, rappresentano una delle prime cause di mortalità per patologia neoplastica negli uomini in giovane età. I tumori si manifestano sia in forme pure, che in forme miste (con derivazione dalle varie componenti del testicolo). La forma istologicamente pura piu’ frequente è il seminoma; tuttavia i tumori misti si manifestano con frequenza maggiore. L’età e il criptorchidismo (testicolo non presente nello scroto) sono gli unici fattori di rischio noti. Infatti vi sono 3 picchi di incidenza per età: dalla nascita a 10 anni, fra i 20 e i 40 anni, ed oltre i 60 anni. Un rigonfiamento o un nodulo unilaterale indolore, in genere scoperto accidentalmente dal paziente o dal suo partner sessuale è il segno/sintomo piu’ frequente. L’esame palpatorio del testicolo deve essere fatto con attenzione unitamente all’esame dell’addome, del torace, delle regioni cervicali, sovraclaveari e ascellari per eventuali metastasi manifeste. L’Ecografia dello scroto, la TAC ed il dosaggio di particolari marcatori tumorali nel sangue insieme all’esame anatomo-patologico del testicolo incriminato (dopo la sua rimozione chirurgica per via inguinale) completano l’iter diagnostico. A seconda delle dimensioni, dello stadio, del grado e del tipo istologico ci saranno vari percorsi terapeutici.